Dieci giorni da incorniciare!

mag 6th, 2011 | Di | Categoria: Politica Internazionale

di Francesco Ravelli

E’ stata sufficiente una telefonata di Obama (un “gran bel” premio Nobel per la pace, non c’è che dire) per far compiere a Berlusconi una di quelle giravolte che ricorderemo per decenni. Niente bombe contro Gheddafi, aveva detto un po’ di tempo fa’, e da “galantuomo” qual è sempre stato ha mantenuto la parola. Anche Napolitano ha voluto fare il “saggio”: «I bombardamenti alla Libia sono la naturale conseguenza dell’impegno preso a marzo». Ben detto e via coi Tornado alla volta di Tripoli. Pazienza poi se gli argomenti a favore dell’intervento si siano rivelati già da un pezzo per quello che sono, ovvero balle colossali prive di riscontri (persino il politicamente corretto Mentana l’altra sera ha dichiarato di non essere a conoscenza dei massacri contro il popolo libico, per non parlare di nuovo delle inesistenti fosse comuni e in generale delle falsità che la propaganda dei diritti umani ha messo in giro). E pazienza se il vescovo di Tripoli monsignor Martinelli da due mesi a questa parte sia impegnato in un vero e proprio lavoro di controinformazione nel complesso quasi del tutto ignorato (a proposito: quanto dobbiamo ancora aspettare affinché le gerarchie vaticane prendano una posizione chiara sul conflitto in corso? Per me, comunque, sono già fuori tempo massimo). E pazienza se la risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU prevedeva “solamente” una zona di non sorvolo sopra Bengasi; già da subito, invece, si era capito che l’obiettivo era aggredire Gheddafi. E pazienza se il suo figlio minore e tre nipotini siano stati ammazzati dai colpi criminali della NATO. Quello che ci meriteremmo sarebbe di essere attaccati direttamente qua in Italia, ma purtroppo non accadrà. Della pantomima politica non sarebbe neanche il caso di parlarne. Se Pdl e Lega fossero in grado di concretizzare solo uno dei punti della mozione sarebbero in effetti già bravi; ovviamente è solo vuota chiacchiera perché Berlusconi è sotto ricatto e ha abbassato la testa di fronte agli USA, Bossi ha provato a fare il furbo, ma non gli conviene, mentre Frattini e La Russa non stanno aspettando nient’altro che l’ok per intervenire anche via terra. Scommettiamo che presto succederà? La sinistra è vergognosa, non solo il Pd e D’Alema (che nel 1999 riaprì la stagione del colonialismo italiano), ma anche quei falsi rivoluzionari come Ingrao, la Rossanda, Fo e Vendola (noto doppiogiochista). Su Napolitano ce ne sarebbero da raccontare, ma per ora è meglio io che stia zitto. Il 2011 si sta rivelando un anno davvero “degno” per l’umanità. Questi ultimi dieci giorni, poi, sono proprio da incorniciare. E ne vedremo ancora delle “belle”, sono certo!

Spero di ricevere riscontri critici da parte vostra. Senza un comune senso del disagio rispetto a questi accadimenti (il che non vuol dire pensarla allo stesso modo, sia chiaro) ammetto però che non vedrei le condizioni basilari per poter dialogare serenamente.

Mi permetto sulla vicenda Libia di segnalare alcuni interventi:

di Piero Pagliani: http://www.comunismoecomunita.org/?p=2506 e http://www.comunismoecomunita.org/?p=2510 (qui c’anche un post scriptum di Lorenzo Dorato sull’uccisione di Bin Laden che coincide perfettamente con la mia idea); di Gianfranco La Grassa: http://conflittiestrategie.splinder.com/post/24490982/niente-foglie-di-fico-di-gianfranco-la-grassa (e gli altri suoi interventi successivi con i vari commenti); di Luciano Barca: http://www.eticaeconomia.it/contro-la-guerra.html.

Un caro saluto a tutti,

Francesco Ravelli

Ps. Evidenzio anche il link di un mio intervento su Vittorio Arrigoni: http://www.urtiga.net/?p=1069#comments.

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